mercoledì 10 giugno 2020

Serie tv step_#22

Episodio 1:
Sara è una ragazza molto fragile, da poco uscita una relazione di breve durata che la ha portata a diventare mamma alla sola età di 21 anni e a crescere suo figlio Giorgio da sola, senza il supporto del suo ex ragazzo e dei suoi genitori, in quanto orfana.
Sara è spaventata e non sa come affrontare la maternità; considerando il suo passato burrascoso e le violenze subite ha paura per il suo futuro figlio e non sa come proteggerlo dalla malignità del prossimo.
Nella città della protagonista un gruppo di scienziati sviluppa un cip, che collegato al cervello di bambini e sincronizzato con un ipad, permetta ai genitori di poter vedere dagli occhi dei figli e decidere addirittura di censurare contenuti violenti e avvisare tramite una notifica i genitori in caso di pericolo.
Venuta a conoscenza di questa opportunità Sara inizia a interrogarsi se sia il caso o meno di sperimentare questa nuova tecnologia sul figlio.

Episodio 2:
Nonostante le sue paure la sua poca esperienza, Sara decide di non affidarsi a questa tecnologia ancora in fase di sperimentazione. La protagonista infatti nonostante si trovi nel 2080, anno di grande fioritura tecnologica e scientifica, e abbia vissuto sulla propria pelle il più grande sviluppo della medicina mai raggiunto prima, ha paura di affidarsi ad una tecnologia così invadente e che soprattutto è ancora in fase di sviluppo.
Grazie all’aiuto di Anna, una sua cara amica manager di un supermercato, Sara riesce a rimediare un lavoro part-time come cassiera e nelle ore di lavoro affida Giorgio dal marito di Anna, che lo fa giocare con suo figlio Alberto.
Per alcuni anni le cose vanno così finché succede il peggio: Sara passando a prendere Giorgio scopre in flagrante Alberto che cerca di abusare suo figlio, schifata e spaventata prende di corsa Giorgio e successivamente racconta il tutto in lacrime ad Anna, la quale non la crede e decide inoltre di licenziarla per aver diffamato il marito.
Sara è disperata, sola, senza amici, senza lavoro e con un figlio di soli 4 anni da mantenere e crescere.
Decide di mettersi alla ricerca di un lavoro e trova solo un lavoro da badante per una coppia di anziani, lavoro che però le toglierà molto tempo che poteva dedicare a Giorgio.
Proprio nel momento in cui decide di accettare il lavoro, Sara ricorda l’esperimento che girava qualche tempo fa...

Episodio 3: 
In preda al panico e allo shock appena subito, Sara decide di reagire di impulso e installare il cip al figlio: era l’unico modo che le era rimasto per poterlo proteggere dal mondo esterno.
Grazie al lavoro da badante Anna riesce a pagare una baby sitter, nonostante ciò decide di imporre a suo figlio il filtro violenza e di tenerlo sotto cip fino ai suoi 14 anni.
Al compimento dei suoi 14 anni la protagonista, dopo avergli nascosto per tutta la sua vita il cip, la protagonista decide di disabilitare ogni funzione a questo connessa.
Giorgio, avendo vissuto una vita senza pericoli e rischi, approcciandosi all’età dell’adolescenza decide però di entrare nel mondo della violenza e delle droghe.
Più gli anni vanno avanti più Giorgio diventa ingestibile finché Anna gli trova delle bustine di stupefacenti in stanza e, senza dirgli nulla decide di riattivare unicamente la funzione di visione attraverso l’ipad e controllare il figlio a sua insaputa.
I mesi vanno avanti e Anna è disperata, suo figlio fa parte di un gruppo di teppisti che ogni giorno vandalizzano diversi negozi, rubano e gestiscono diversi giri di spaccio.
Anna non sapendo cosa fare decide di confessare tutto a Giorgio, raccontandogli come lei ha potuto controllarlo, vedere dai propri occhi ogni volta che voleva.
Giorgio si imbestialisce e decide di vendicarsi con la madre uccidendola.


Commento:
Questa piccola serie tv dimostra come una tecnologia rivoluzionaria, in grado potenzialmente di creare progresso, può rivelarsi un grande errore in quanto poco e etica e con molte insidie nascoste.
Giorgio, il figlio di Anna, per colpa di questo cip infatti non ha potuto vivere la propria infanzia come gli altri bambini e privato del rischio e del pericolo, non appena ne ha l’occasione decide di vivere all’insegna di questo eccedendo in un comportamento dannoso e violento che lo porta addirittura ad uccidere la sua stessa madre.

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